Le basi scientifiche dell'opposizione al TAV TO-LYON
Fin dalle sue origini il movimento No Tav si è potuto avvalere con costanza dell’apporto analitico di docenti universitari ed esperti di varie discipline (economia dei trasporti e architetture contrattuali e finanziarie, ingegneria ambientale, clima), di naturalisti, geologi, agronomi, studiosi dell’arte e del paesaggio, medici e giuristi. Grazie al contributo professionale di queste figure, sempre fornito gratuitamente, l’opposizione alla nuova ferrovia Torino-Lione ha potuto beneficiare di un "sapere" diventato, nel tempo, un bene comune.
Nel corso dei 24 anni di condivisione delle ragioni contrarie all’opera sono state innumerevoli le serate formative che, partite dal tema del modello infrastrutturale del Tav, si sono poi allargate alla critica delle ragioni economiche e politiche che perseguono uno sviluppo basato sulle cosiddette grandi opere, spingendosi infine a delineare un possibile futuro alternativo, più attento agli interessi collettivi ed al rispetto dei territori, che dia priorità all’ambiente, alla salute, ai diritti dei cittadini, che sia liberato dalla corruzione dei partiti e dall’invadenza delle mafie.
Citiamo solo alcuni degli eventi più recenti che hanno caratterizzato questo percorso.
- Il 18 Marzo 2011 ben 129 medici e 183 operatori sanitari della Valle di Susa, dopo aver studiato i progetti della nuova ferrovia, fanno affiggere un manifesto e distribuiscono un pieghevole per mettere in guardia i cittadini dai gravi rischi per la salute umana connessi all’eventuale apertura di cantieri
- A Febbraio 2012, quando ormai le istituzioni avevano chiuso tutte le porte al dialogo e la questione della nuova linea in Val di Susa era stata ricondotta ad esclusivo problema di ordine pubblico, ben 360 tra scienziati, docenti e professionisti rivolgevano al Presidente del Consiglio un Appello per un ripensamento del progetto di nuova linea ferroviaria Torino – Lione, Progetto Prioritario TEN-T N° 6, sulla base di evidenze economiche, ambientali e sociali
- Il 7 Marzo 2012 viene pubblicato un documento su carta intestata del Presidente del Consiglio in cui il Governo si pone 14 domande e si dà 14 risposte sul tema della nuova linea Torino-Lione. Si tratta in assoluto del primo documento ufficiale in cui il governo entra nel merito delle questioni tecniche poste da oltre vent'anni da chi si oppone alla realizzazione del progetto.
- Il 29 Marzo 2012 La Comunità Montana replica al documento governativo con la sua commissione tecnica di esperti
- Il 26 Aprile 2012 si è svolto, nell’aula magna del Politecnico di Torino, il Convegno scientifico “Tav Torino-Lione: quali opportunità e criticità?” che in 14 relazioni di esperti ha ben condensato i risultati di tanti anni di studi sull’argomento